L'assicurazione per le Gravi Malattie nasce e si diffonde nel Nord America verso la metà del Novecento. Paesi prosperi, vincitori della Seconda Guerra Mondiale, portati all'ottimismo e alla modernità. In questo contesto, invincibili e frequenti, restavano tre malattie: il cancro, l'ictus, l'infarto. Questo triangolo odioso fu il perimetro di una polizza che per certi versi anticipava la recente sperimentazione e introduzione delle coperture parametriche; alla diagnosi di cancro, ictus o infarto - se l'insulto non risultava immediatamente fatale - l'assicurato aveva diritto alla somma sottoscritta. Una sorta di polizza vita di puro rischio in cui il rischio dedotto in polizza non è la morte, ma una di quelle tre sciagure.
A lungo l'offerta ha riguardato quasi esclusivamente il mercato anglosassone e tuttora è presente solo in maniera occasionale o ancillare nei cataloghi delle compagnie che operano in Italia.
Il tempo ha affinato i testi e oggi si possono negoziare polizze che contemplano un elenco più lungo di malattie o di eventi/interventi, con disciplina variegata delle recidive e talvolta arricchito da un valido servizio di Seconda Diagnosi.
Le somme sottoscritte non sono mai troppo elevate, in coerenza con l'originaria causa contrattuale che affida a questa polizza l'erogazione di un primo e immediato soccorso economico..